XII Raduno Internazionale dei Cortei Storici Medievali, settembre 2014

  Il Raduno trae spunto da un documento dell' Archivio della Regia Zecca di Napoli datato 1289 (vol.9, n. 825). In quel lontano anno, il 15 agosto, la nostra città – come si rileva in un lettera di Re Carlo II – passava con questa data sotto la signoria di Giovanni di Monteforte, Francese del sangue dei Duchi di Borgogna, Conte di Squillace e Montescaglioso, nonché Camerario del Regno. La sua nomina e la sua presentazione agli uomini e suffeudatari di Gravina furono conformi a quelle dei suoi predecessori, con l'obbligo al Segretariato di Puglia di redigere un verbale di presa di possesso in triplice copia, da servire uno per il predetto Conte, uno per la Segreteria della Puglia e l'altro per la R.Curia di Napoli. (V edizione - Notizie Storiche sulla città di Gravina, pag.95 - D.Nardone)
Il "cerimoniale" Nundinae ricorda, questa donazione di investitura. La cerimonia di investitura nel medioevo era costituita da alcuni gesti semplici ma carichi di valore giuridico, oltre che simbolico: le mani giunte del conte in quelle del Re, la consegna della chiave della città al suo primo feudatario, con la benedizione del vescovo e suddito si riconosceva come uomo del Re.

 

 

The event was inspired by a document of the 'Archives of the Royal Zecca of Naples, dated 1289 (vol.9, n. 825). In that year, August 15th, our city - as noted in a letter to King Charles II - passed by this date under the rule of Giovanni di Monteforte, French blood of the Dukes of Burgundy, Count of Squillace and Montescaglioso, and Chamberlain of the Kingdom. His appointment and its presentation to the men and landowners of Gravina were in conformity with those of his predecessors, with the obligation to the Secretariat of Puglia to draw up a report of possession in triplicate, to serve one for the predicted Conte, one to the Secretary of Puglia and the other for the R.Curia of Naples. (V edition - Historical city of Gravina, page 95 - D.Nardone)
The "ceremonial" Nundinae remember, this donation of investiture. The ceremony of investiture in the Middle Ages consisted of a few simple gestures but loads of legal value, as well as symbolic clasped hands of the count in those of the King, the delivery of the key of the city to its former vassal, with the blessing of the bishop and subject was recognized as a man of the King.